L’attività culturale spontanea dello Spazio Creativo prosegue… questa volta abbiamo pensato a cosa presentare durante il periodo delle Feste, in mezzo a prosecco e panettoni, magari per provocare una riflessione diversa, divergente.
Non è un periodo particolarmente glorioso dell’umanità, questo… e forse più che festeggiare dovremmo celebrare, credenti o no, dedicando un pensiero un po’ più profondo del solito alla storia di questa nascita: un piccolo figlio di esuli, nato in un riparo di fortuna, senza mezzi e affidato alla compassione delle persone di buon cuore. E’ una storia che si ripete all’infinito e che ritroviamo nelle foto di Romano Martinis.
Romano ha girato il mondo in modo laico ma profondamente umano, documentando gli interventi della Cooperazione Internazionale in America Latina, in Africa, in Medio Oriente. Le sue immagini hanno messo davanti ai nostri occhi occidentali delle realtà estreme e sono servite a chiarire a tutti i livelli la necessità e l’urgenza degli interventi.
Così abbiamo deciso di realizzare una mostra degli scatti che Romano Martinis ha dedicato all’infanzia negata, nel suo quotidiano di povertà, nello sfruttamento e nella violenza. Alcuni sono quadri composti e affascinanti che però contengono storie e contraddizioni intollerabili, che nessuno di noi accetterebbe per i propri figli e suscitano interrogativi increduli in chiunque li osservi. Per Romano più che l’estetica delle sue fotografie contano il messaggio e la realtà che rivelano, per questo è stato volentieri presente a spiegare ogni situazione, ogni implicazione, in un dialogo spontaneo con i presenti senza alcuna formalità. Perché è anche questo uno dei punti della nostra “etica” espositiva: nessuna oratoria di circostanza che introduca opere che devono parlare da sé o per mezzo di chi le ha prodotte. Nessun palco per alcun personaggio, ma semplicemente scambio e circolazione di idee, impressioni.
Il tempo è prezioso e va speso bene.
Quello che ci ha dato molta soddisfazione, oltre al risultato potente della raccolta delle fotografie nel nostro piccolo spazio, è stato vedere come il pubblico che si è raccolto all’inaugurazione e in incontri successivi abbia profondamente compreso e condiviso il senso della nostra “provocazione” natalizia. Grazie.
Romano Martinis è uno dei più importanti fotografi italiani, ha realizzato numerosi reportage in Italia e all’estero dalla fine degli anni ’60 ad ora. Con le sue foto ha documentato gli anni di piombo e le agitazioni politiche degli anni ’70 e ’80 in Italia e in Europa, è stato inviato in America Latina, Africa, Afghanistan, Bosnia, Kosovo dove ha documentato ufficialmente i grandi disastri umanitari e gli interventi delle Cooperazioni Internazionali e dell’ONU.
Oltre al suo impegno nelle tematiche umanitarie e sociali Romano Martinis è stato testimone di numerosi movimenti culturali di avanguardia nel teatro, nella musica e nella letteratura, il suo archivio fotografico contiene immagini e ritratti dei più importanti registi, musicisti e poeti della scena romana e italiana dagli anni ’70 in poi.
Per realizzare questo evento abbiamo ricevuto preziosa collaborazione ed appoggio da Opificio 330, che ci aiuterà anche ad organizzare le visite su appuntamento.
Altre immagini e informazioni sulla mostra si trovano alla pagina dedicata nel sito di Romano Martinis.